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Garden Club

Elogio a un sogno di ELIO MINGUZZI indietro

Elogio al sogno di Elio Minguzzi

Il giardino è sempre un’architettura vegetale, un racconto fatto di terra, acqua, pietre, piante;
una stanza all’aperto, una meta, che diventa pace, memoria; il teatro delle esagerazioni, delle
ambizioni o dei ricordi.
E quando si entra in questo giardino, bisogna saper vedere cose che a volte sono impalpabili
e lievi come la brezza.
Bisogna comprenderne la qualità, cercandola nel dialogo con la luce, con il tempo, con l’acqua e
con il paesaggio che lo definisce.
Guardare al potere che hanno le forme e il colore nel suscitare emozioni, presentate in ogni stagione
in uno scenario verso il quale le piante ci attirano, per seguire uno spettacolo che si rinnova di continuo.

Io che scrivo, ho conosciuto Elio quando il giardino aveva già preso corpo. Elio mi ha raccontato
che questo era un terreno rettangolare, pianeggiante usato per altre funzioni dalla sua famiglia di origine.
Io non sono mai riuscita a immaginarmi questo.
Quando sono entrata la prima volta in questa immensità che è IL GIARDINO INCANTATO, ho captato
subito lo spazio magico, dove nulla era pianeggiante; certo il suolo su cui si poggiano i piedi, ma intorno,
tutto era in quattro dimensioni, c’era la dimensione dell’incantesimo, della magia, del mondo fiabesco.

Ho letto una didascalia su GIARDINANTICO: «Un giardino–bosco, rigoglioso, romantico, ospitale,
riposante, scelto e realizzato, pianta dopo pianta, dal suo proprietario, Elio Minguzzi».

e dice Elio : «Rispecchia il mio carattere, quando ci entro vivo i ricordi d’infanzia. Qui tutto è
realizzato dalle mie mani, un passo alla volta, inseguendo il giardino delle favole».

Non servono descrizioni, si scopre presto che è il giardino delle sue qualità personali, che hanno
richiesto di essere messe a frutto, senza troppo parlare, con la concretezza derivata da conoscenza
competenza, abilità e una mente di poeta: e quando si possiedono veramente, tacere e lavorare
é il solo modo per avere dalla terra tutto ciò che può dare.
L’immaginazione del poeta giardiniere dà corpo a uno scenario che conduce nel più magico dei sogni,
e, percorrendo, a passo a passo, i percorsi del giardino, scopri dentro di te il tuo sogno, e vorresti
avere mani di terra per poterlo realizzare.

Questo succede.

UN GIARDINO: rigoglioso, ricco di fiori sbocciati e colorati, di cespugli di rose, immensi, tenuti in una
libertà che attrae la fantasia, di percorsi misteriosi, attraverso i quali s’intravedono sprazzi di luce o
contorni di fiabesche costruzioni, con un lavoro stagionale sempre ben fatto, ti fa entrare in uno
spettacolo di bellezza indicibile.
Dietro a questo spettacolo, chi si prende cura di ciò, che ci lavora sapientemente e pazientemente,
che ama quello che fa e che lo fa proprio perché lo ama, è un giardiniere, insomma, è
Elio: giardiniere, 365 giorni l’anno, senza tregua.

Le cose continuano, lentamente… i pensieri e le immagini vanno veloci, nemmeno l’inverno li arresta,
in inverno coltiva il tempo, e si lamenta se è caduta la neve, se non ne è caduta abbastanza, del gelo,
o del sole troppo forte … e di tante altre cose.

E' un giardiniere che condivide con gli altri la sua grande passione,
e l'Associazione Garden Club è  molto orgogliosa, e lusingata di far parte di questa condivisione.
 

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