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Gita a Padova mostra Fattori indietro

 

Gita a Padova per Mostra Fattori e visite facoltative alla città                                                        17 Marzo 2016


Testo di Maria Elisa Gulmanelli                                                                                           foto di Lelio Suprani

Indimenticabile la gita a Padova !
Partiti di prima mattina ed arrivati nella periferia cittadina, siamo rimasti subito colpiti dal panorama che Padova offre con le sue torri, i suoi campanili, da cui si rileva la molteplicità e lo splendore dei monumenti.
Siamo stati attirati in particolare da un mirabile gruppo di cupole che ricordano lo stile d’oriente: la Basilica del Santo.
A Padova tutte le vie conducono alla Basilica di Sant’Antonio dove sono custodite le reliquie di un umile fraticello, gloria di una dotta città, che si fregia anche di un’antichissima università.
A Lisbona in Portogallo nel 1195 nacque Fernando, colui che i popoli avrebbero chiamato Antonio di Padova, la città che è stata campo preferito del suo lavoro e luogo del suo riposo.
Abbiamo raggiunto rapidamente Palazzo Zabarella; la mostra ci ha offerto un’immagine di Fattori più aggiornata della rassegna monografica del 1987 a Palazzo Pitti a Firenze.
In questi ultimi decenni sono riemerse numerose opere che evidenziano una nuova idea del paesaggio e che portano a definire Fattori uno dei maggiori protagonisti della pittura europea nella seconda metà dell’Ottocento.
Il suo studio a Firenze ha formato vari pittori tra cui Domenico Miserocchi detto il “Pastorino”, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
I vari dipinti con scene militari anche con soggetto risorgimentale, ci mostrano la delusione dell’artista perché tanti sacrifici per l’unificazione del paese non avevano reso l’Italia più giusta e migliore.
Questo sentimento comune a molti intellettuali di fine secolo, lo induce a cercare fiducia nel mondo rifugiandosi nella natura incontaminata dell’Appennino tosco-emiliano.
Le immagini dei luoghi e dei personaggi a cui Fattori si è ispirato, illustrate con grande maestria dalla guida, denotano i diversi stati d’animo di questo grande artista livornese.


Dopo una rapida sosta, abbiamo cercato di ammirare per quanto possibile le bellezze della città : l’immensa sala della Ragione, la loggia del Consiglio, il famoso Caffè Pedrocchi, piazza delle Erbe, la Basilica di Sant’Antonio, la statua del Gattamelata da Narni di Donatello, Santa Giustina.
Alcuni hanno visitato la Cappella degli Scrovegni con i divini affreschi di Giotto, altri l’Orto Botanico.


L’Orto Botanico di Padova è patrimonio UNESCO dal 1997, recentemente è stato ampliato con il giardino della biodiversità e con una struttura trasparente che riassume la biosfera in cinque serre. E’ un edificio costruito secondo i crismi del “solar active building”, basato sul risparmio energetico, riuso di acqua piovana e sfruttamento dell’energia solare.
L’orto universitario (1545), che doveva insegnare agli studenti le officinali, ha fatto da apripista a tutti quelli del vecchio continente.
Oggi la visione della seicentesca basilica di Santa Giustina, che si staglia sullo sfondo, ci rimanda al passato mentre le piante, motore primigenio della vita sulla terra ed espressione di tutti i continenti, rappresentano il presente e il futuro.
Una gita perfettamente organizzata, che ci ha dato modo di vedere o rivedere un’importante città d’arte del Veneto.

 

 

 
Basilica di S.Antonio
 
 
 
 
 
convivio...
 
 
 
 
 
al famoso caffè Pedrocchi
 
 
 
 
 
 sala della Ragione
 
 
 
 
 
 la "statua straniera" ci fornisce informazioni...
 
 piazza delle Erbe
 
 Entriamo nell'Orto Botanico...
 
 
 
 
 
 per piante acquatiche
 
 
 
 
 
 le nuove serre
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Basilica di Santa Giustina interno
 
 
 
 
 
 
palazzo Zabarella
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 loggia del Consiglio
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 un tuffo nell'acqua
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 esterno....a 300 mt il pullman x il ritorno a Ravenna
 
 

 

 

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