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Garden Club

Gita in Valmarecchia indietro

 27 ottobre 2012    APPUNTI DI VIAGGIO  
  Una gita autunnale programmata nei dettagli e perfettamente riuscita! Beh, pur prenotato, non si è visto il sole, che di solito accompagna i gitanti Garden, ma del resto un autunno senza nubi, senza vento, senza pioggia… che autunno sarebbe?
  Un paesaggio, quello della Valmarecchia, veramente particolare, che è stato un piacere rivedere, per molti, e per molti altri scoprire: un fiume dal greto largo, ghiaioso, a tratti mite, con polle d’acqua, a tratti gonfio di acqua in corsa veloce e torbida (“marecchiata”) e, ai lati, innestate su dolci pendii geometricamente coltivati, punte rocciose dai profili imperiosi, superbi, in un’incredibile sfilata, coronate da campanili, fortezze, torri, paesini, posati lì a completare un’opera mirabile, della natura e dell’uomo.
  È proprio questo insieme che ha affascinato i gitanti: c’è chi ha sottolineato i cromatismi dei vari toni dei verdi, chi ha parlato di “paesaggi come cartoline in carta lucida”, alludendo ai colori vivificati dalle perle di pioggia, chi ha apprezzato la mutevolezza del cielo – colpi di luce nel grigiore diffuso, sprazzi di rosa e di azzurro tra nubi plumbee – perché ha pennellato una gamma di riflessi cangianti su campi, prati e boschi.
  E come non essere grati all’alternarsi di momenti di tregua, tra scrosci di pioggia e pioggerelle, per il magico dono degli arcobaleni! ben tre, archi perfetti lanciati a ponte tra un lato e l’altro della valle! E tutti… ooh! a stupirsi come bambini.
  La natura è stata il tema di fondo della gita, ma non l’unico. I continui intrecci tra natura, storia, e cultura che via via ha dipanato la nostra guida, Anna Missiroli, alla cui professionalità più volte il Garden si è affidato, hanno dato senso pieno all’itinerario. Tutti hanno manifestato grande apprezzamento per il suo dire, garbato, stimolante, esauriente.
  È stato un viaggio nello spazio e nel tempo: nei paesini, nei piccoli borghi arroccati sulle cime, avvistati dal pullman, abbiamo messo piede, passo dopo passo, su e giù, anche con un po’ di fatica, ma con l’emozione di rivivere il tempo passato, il tempo degli spostamenti di uomini e cose a dorso d’asino, dell’artigianato del legno e della pietra, degli scontri d’arme tra feudatari, della costruzione delle rocche e mura, della vita segreta dei conventi, e indietro ancora fino al tempo dei Romani conquistatori e ancor prima, degli insediamenti pre-romani, delle genti villanoviane ed etrusche…
  In questo trascorrere dei tempi, c’è chi ha fissato negli occhi e nella mente un luogo, un angolo, un particolare. “Chicche” inaspettate, come qualcuno ha detto, che meritavano di essere scoperte, in una terra nostra, poco distante, che spesso trascuriamo per mete più lontane, esotiche.
  Carrellata di appunti, di commenti, di impressioni su alcune di queste “scoperte”.
• Al Mulino Sapignoli di Poggio Berni, interesse per l’ingegnoso meccanismo delle macine in pietra, azionate dall’energia idraulica, testimonianza del passaggio dalla manualità alla tecnica nella civiltà contadina.
• Al Museo Archeologico di Verucchio, ammirazione per la preziosità e varietà dei corredi funebri, per la lavorazione raffinata dell’ambra, per l’eleganza dei troni cesellati, di forma moderna. Di tanti è stata la constatazione che in fondo oggi non inventiamo nulla di nuovo, continuiamo a rielaborare forme di bellezza già espresse dall’uomo fin dai primordi. Il fascino di un piccolo importante museo come quello visitato sta proprio nel ricondurre alle radici dell’arte.
• Nella chiesetta di S. Maria D' Antico, apparentemente povera, rustica, bellissime per molti le due statue della Madonna, una in facciata, nella lunetta sul portale, e una all’interno, nell’abside. L’una in pietra calcare, di artista anonimo, l’altra in maiolica, di Luca della Robbia. L’una a braccia aperte, protettrice degli eserciti, l’altra con il bambino tra le braccia. In entrambe la grazia, la dolcezza del volto e dei gesti.
• A Petrella Guidi, il paese-fantasma arroccato su una vetta, un grumo di casette di sasso strette tra di loro come a difendersi dalla furia del vento, un sorprendente incontro, che commuove: Tonino Guerra parla a Federico Fellini e a Giulietta Masina, con parole d’affetto scritte sul marmo di due lapidi.
• Sorrisi di ammirazione di fronte ad altri frutti della creatività, dell’immaginario poetico di Tonino Guerra, che in tutta la Valmarecchia era ed è di casa: le sue fantasiose fontane, l’“albero dell’acqua” di Torriana, guardato a vista dall’uccellino, la chiocciola che si snoda lunga lunga come un serpente, a S. Agata Feltria.
• Stupore per gli occhi, la pittura di Fernando Gualtieri, al Museo d’arte di Talamello, incredibilmente realistica, dettagliata, tanto che, dice qualcuno, “allungheresti la mano per prendere gli oggetti, per palpare la tela e i preziosi pizzi delle tovaglie”.
• “Un gioiellino, una bomboniera”, il piccolo teatro “Angelo Mariani” a S. Agata Feltria, per le decorazioni a festoni di rose e pizzi, sul fronte dei palchi e sul soffitto, che lo impreziosiscono. Grande attenzione e consensi per le storie di uomini del passato (gli esordi del giovane musicista ravennate Angelo Mariani nel XIX secolo) e di oggi (i volontari che tengono aperto e funzionante il teatro, in cambio di un accordo col sindaco per l’ingresso a offerta libera dei compaesani).

  E infine, l’ultimo ingrediente che ha contribuito alla buona riuscita della gita, come molti appunti hanno rilevato: la buona socialità, la cordialità, l’armonia all’interno della comitiva!
  Che altro aggiungere?… alla prossima.

 

 Poggio Berni  Mulino Sapignoli
 Mulino Sapignoli - interno


 

 

 

 

 

 

 

 Anna Missiroli ci parla del .....
...Museo Archeologico  di Verucchio

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Arcobaleno visto dal Museo...
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Colori dell'autunno a Verucchio
 
 Verucchio: salita lungo le mura

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 la salita continua........
 
 ancora.....

 

 

 

 

 

 

 

 

 effetti della salita su Gigliola, Lia ....
 
 ... e su Fiorella

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 In cima: sosta panoramica
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Torriana - la casa del piccione arrugginito
 
 Fontana di T. Guerra "L'albero dell'acqua"

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 La cava del gesso
 
Torriana - La Scorticata

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 La Scorticata
 
 Al ristorante "I malardòt"

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 S.Maria d'Antico - portale
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Madonna di Luca della Robbia
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 Fontana di M.Bravura ideata da T.Guerra
 
 Teatro "Angelo Mariani" S.Agata Feltria

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 

 

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